Il botulino è una sostanza apparsa relativamente tardi in medicina e ancora più recente è il suo ingresso nella medicina estetica. Ma da allora ha rivoluzionato questo campo, imponendosi come una delle sostanze più usate in vari trattamenti. Conosciamo meglio insieme questa sostanza e vediamone i possibili utilizzi.
La tossina botulinica è una neurotossina prodotta da un batterio che si suddivide in due tipi: il tipo A, più comunemente utilizzato in medicina estetica, e il tipo B, impiegato nella medicina comune. La tossina botulinica agisce a livello nervoso, inibendo il rilascio di un neurotrasmettitore, l’aceticolina, ed era originariamente impiegata in medicina per la cura di spasmi muscolari e tic. A partire dal 1987 viene utilizzata anche in medicina estetica per il trattamento delle rughe dinamiche, ovvero quelle che si formano a causa di movimenti ripetuti e concentrati in una determinata zona. Per legge la somministrazione della tossina botulinica può essere effettuata solo da personale medico esperto e in luoghi consoni e non può essere eseguita su pazienti al di sopra dei 65 anni.
Scoperto negli anni ’70, il botulino è stato utilizzato sugli umani nei primi anni ‘80 per la correzione dello strabismo e ha ricevuto l’approvazione dalla Food and Drug Administration (l’organo ufficiale americano per il controllo dei farmaci) per questo e altri scopi nel 1989.
Un impiego del botulino molto apprezzato dalla medicina è quello del trattamento della spasticità muscolare sia nell’adulto che nel bambino, impiego per il quale l’approvazione degli organi ufficiali di controllo avvenne nel 1991. La terapia della distonia muscolare cervicale, invece, ha dovuto attendere il 2000 per poter includere il botulino fra i suoi trattamenti.
Infine, nel 2002 è arrivata l’approvazione per l’utilizzo del botulino in medicina estetica: inizialmente il trattamento riguardava solo il miglioramento temporaneo delle rughe di espressione della glabella (la zona fra le sopracciglia).
Al momento esistono molti altri campi che attendono la valutazione e approvazione degli organi di controllo per l’impiego del botulino, fra questi alcune forme di emicrania, incontinenze urinarie, sintomi prostatici.
Spesso parliamo di “tossina botulinica” in generale, ma nella realtà ne esistono ben sette tipi, indicati con le prime 7 lettere dell’alfabeto, dalla A alla G. Del tipo A se ne conoscono addirittura 3 sottotipi, il che porta a 10 il numero complessivo delle possibili tossine botuliniche.
La tossina botulinica, in tutti i suoi sottotipi, è una piccola proteina formata da 2 sottoparti di cui una “pesante” e una “leggera”: la catena polipeptidica “pesante” è di 100 kDa di peso ed è legata tramite ponti di solfuro a quella “leggera”, che invece è una catena polipeptidica di 50 kDa di peso. L’azione della tossina botulinica è dovuta alla catena leggera, la quale si attacca alla giunzione neuromuscolare fermando il rilascio di acetilcolina dalle vescicole. È proprio grazie all’inibizione del rilascio dell’aceticolina che avviene l’interferenza con l’impulso nervoso e dunque il rilassamento muscolare, effetto ultimo della tossina sia nel fenomeno del botulismo che negli utilizzi medici ed estetici.
La tossina botulinica è “termolabile”, ovvero facilmente degradabile dal calore: per questo motivo la conservazione dei cibi che possono contenerla avviene tramite uno step iniziale di cottura.
La tossina botulinica, spesso denominata volgarmente “botulino”, e le rughe sono da sempre considerati un’accoppiata vincente. Rispetto infatti al filler, il botulino è molto più indicato per correggere le rughe dinamiche, che coinvolgono i muscoli, rispetto al filler che invece è indicato per inestetismi statici. Grazie alla sua facile somministrazione, la soluzione del botulino per le rughe ha ormai soppiantato il trattamento lifting alla fronte, intervento chirurgico molto più invasivo e da effettuare sotto anestesia.
I trattamenti a base di botulino dell’Istituto Dermacademy vengono effettuati solo da medici esperti e diplomati in medicina estetica. Il trattamento consiste in piccole iniezioni locali e indolori, il cui effetto inizia a vedersi dopo due giorni dalla loro applicazione e arriva al suo massimo dopo 14 giorni. In questa data è bene eseguire un controllo, che nel nostro Istituto è compreso nel costo della seduta. L’effetto complessivo del botulino dura circa 6 mesi, in base alle caratteristiche della pelle del paziente e al suo stile di vita. È possibile ripetere periodicamente il trattamento. Nel caso di interruzione la zona cutanea riprende piano piano le caratteristiche precedenti al trattamento. Come sempre accade nell’Istituto Dermacademy, anche il trattamento a base di botulino è preceduto da una attenta anamnesi, visita e consenso informato.
La terapia con botulino non ha normalmente effetti collaterali: quello più comune fra tutti, che si presenta comunque in rare occasioni, è l’ecchimosi nel punto di iniezione, legata a un lieve mal di testa e a una sensazione di tensione cutanea. In generale però, come abbiamo detto, il trattamento a base di botulino non ha effetti collaterali ed è molto meno invasivo di un intervento chirurgico.
Il trattamento con tossina botulinica è ben tollerato da tutti i nostri pazienti e chiunque può sottoporvisi. Oggi notiamo un utilizzo sempre maggiore della tossina botulinica nella prevenzione delle rughe espressive della fronte nei soggetti che hanno una ipermobilità di questa zona, cioè che hanno una esagerata espressività della fronte e che purtroppo avranno prima degli altri le classiche rughe orizzontali.
Il botulino è un farmaco che, se non impiegato correttamente, può essere potenzialmente dannoso. Le controindicazioni a un uso corretto però in realtà non sono molte e possiamo vederle insieme. Come per qualsiasi trattamento di medicina estetica, il botulino non deve essere somministrato in caso di gravidanza o allattamento. In caso il paziente fosse a conoscenza di un’allergia nei confronti della tossina botulinica o di uno degli eccipienti presenti nel prodotto, il trattamento non può ovviamente essere effettuato e il paziente è tenuto a comunicarlo ai medici. Non possono sottoporsi al trattamento con botulino neanche i pazienti affetti da miastenia grave o da sindrome di Eaton Lambert. È sconsigliato eseguire la metodica con botulino anche in caso di infezioni o infiammazioni nell’area in cui deve essere effettuata l’iniezione. In ultimo, è bene evitare di eseguire il trattamento con botulino se il paziente si sta sottoponendo a una terapia antibiotica, soprattutto se con aminoglicosidi, o se sta assumendo farmaci miorilassanti, che per loro natura già diminuiscono la contrattilità muscolare. Anche gli etilisti dovrebbero inoltre evitare di sottoporsi al trattamento con botulino per una maggior probabilità di effetti avversi.
Ad oggi, nonostante alcuni trattamenti si provino a candidare come “alternativa alla tossina botulinica”, è bene essere chiari: non esistono reali e valide alternative a questo trattamento.
Il trattamento con tossina botulinica per la riduzione delle rughe della fronte è una metodica semplice ed efficace, priva di reali complicanze. Ha un effetto completamente reversibile e ricopre il ruolo di principe della medicina estetica per efficacia e tollerabilità.
Se ci guardiamo indietro negli ultimi venti anni abbiamo visto centinaia di trattamenti estetici nascere e soccombere allo scorrere del tempo: l’unico che resiste è proprio il trattamento con tossina botulinica che per questo è da considerarsi uno dei trattamenti più sicuri ed efficaci in medicina estetica.
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